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Il Blog di Tulipani di Seta Nera

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Recensione ad opera di Catello Masullo

Genere: Documentario

Il titolo del film significa: “Un Gioiello per volontà di Dio”, la donna vista come oggetto preziosissimo, da proteggere. Le due registe viaggiano ponendosi e ponendo tanti interrogativi sul ruolo della donna nel mondo islamico, ed in particolare nel mondo degli islamici che vivono e lavorano in Italia. L’inchiesta è di grande interesse sociologico, antropologico, filosofico, sociale. Tra i tanti punti di domanda, meritano una citazione i seguenti:     

Decostruire non so quanto sia fattibile. È più semplice demolire tutto ciò che è diverso da noi.

Nella vita non ci dovrebbe essere difesa, perché non ci dovrebbe essere attacco.

Gli uomini pensano di sapere cosa rende felice una donna, ma si dimenticano semplicemente di chiederglielo.

Sembra che siano le convinzioni a guidarci nella nostra vita. E invece sono certa che sono le paure ad aver guidato l’umanità.

Quando arrivavamo al fondo delle cose, la loro risposta era sempre la stessa: “perché lo ha detto Dio”. … Avrei voluto dirgli: “non pensi mai che le religioni siano state scritte dall’uomo, dal maschio, e per questo concentra tutto il potere nelle mani dell’uomo?”. Alla fine del viaggio non ci sono risposte. Forse speranze, in una possibile strada verso l’emancipazione che sia meno conflittuale possibile, che non richieda una dichiarazione di guerra.

 

 

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La musica originale del compositore italiano ottiene una nomination internazionale ai rinomati Hollywood Music in Media Awards, che si terranno a Los Angeles il 19 novembre.

 

L’atteso lungometraggio straniero CATANE, scritto e diretto da Ioana Mischie, ottiene la sua prima nomination agli Hollywood Music in Media Awards (HMMA) per la straordinaria colonna sonora originale di Emiliano Mazzenga — riconosciuta tra le cinque migliori colonne sonore al mondo nella categoria Film Indipendente in Lingua Straniera.

Si tratta di un traguardo storico, poiché rappresenta il primo lungometraggio con una coproduzione italo-rumena mai nominato agli Hollywood Music in Media Awards.

Gli Hollywood Music in Media Awards sono la prima grande organizzazione a premiare la musica originale (canzoni e colonne sonore) in tutte le forme di media audiovisivi. Considerati un affidabile indicatore in vista degli Oscar, dei Grammy e dei Golden Globe, gli HMMA si tengono ogni anno a Los Angeles e quest’anno avranno luogo la sera del 19 novembre. Per la prima volta l’evento sarà visibile in tutto il mondo tramite l’app Laurel Canyon Live.
Oltre a Emiliano Mazzenga, tra i nominati di quest’anno figurano cantanti e compositori del calibro di Ed Sheeran, Ariana Grande, Miley Cyrus, Hans Zimmer, Ludwig Göransson e Alexandre Desplat.

Emiliano Mazzenga è un compositore italiano pluripremiato residente a Los Angeles. Vincitore di oltre 20 premi per la migliore musica, tra i suoi crediti figurano Dalí, Lacuna, Beta e Mistake.
Ha registrato e diretto la sua musica in studi di fama mondiale come la Warner Bros. Eastwood Scoring Stage, i Capitol Studios, gli EastWest Studios e la Vienna Synchron Stage, e ha contribuito a importanti produzioni hollywoodiane tra cui Creed III e The Mandalorian.

Secondo Emiliano, “È davvero un sogno per un compositore lavorare a un film così poetico e ispirante. Con Ioana c’è stata una splendida sinergia creativa che ha permesso numerosi esperimenti e ricerche musicali.”

E sulla nomination aggiunge: “È davvero un onore essere nominato a uno dei premi più importanti al mondo per la musica da film. Sono emozionato all’idea di ritrovarmi il 19 in sala insieme a giganti del pop e della musica applicata, e a colleghi i cui lavori stimo immensamente. Speriamo che questo sia solo il primo dei riconoscimenti per il bellissimo film di Ioana Mischie, che uscirà a breve nei cinema europei.”

 

 

Valutazione attuale: 5 / 5

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Recensione ad opera di Paola Dei (Psicologo dell'Arte)

Genere: #SocialClip

Dopo tanti anni è un piacere ritrovare Francesca Alotta che ci racconta la storia di un amore mai nato. Decisamente dolorosa in certi momenti ma portatrice di creatività e capace di permettere a chi la prova, una esplorazione dentro di sé. La metafora del mare assume l'importante significato di esplorazione interiore. É la vita, la rinascita e l'Orizzonte che Francesca Alotta, protagonista, osserva, un infinito che ci indica come l'amore, vissuto o immaginato, non ha fine.