SorrisoDiverso

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Gaetano Filangieri (San Sebastiano al Vesuvio, 22 agosto 1753 – Vico Equense, 21 luglio 1788) è stato un giurista e filosofo italiano del Regno di Napoli, ritenuto uno dei massimi giuristi e pensatori italiani dell'illuminismo che, con la sua "La Scienza della Legislazione", farà da ispirazione agli artefici della Rivoluzione francese e, anche se non mise mai piede in America, le sue idee attraverso una ricca corrispondenza avvenuta tra il 1781 e il 1788 tra lui e Benjamin Franklin, oltrepassarono l’oceano, ispirando la Costituzione Americana. La grande bellezza del cinema è che non ci sono limiti alla sua immaginazione, e quindi può mettere in scena una situazione in cui questo gigante della storia del pensiero possa tornare nella Napoli di oggi e confrontarsi con il popolo (pur declamando che lui fa “tutto per il popolo, ma niente attraverso il popolo”). Venendo stravolto dal cambio dei costumi avvenuto nel frattempo, con l’inimmaginabile allargamento della forbice delle disuguaglianze sociali, con la criminale manipolazione delle menti attraverso la falsificazione e lo stravolgimento della realtà, con la preoccupante perdita del pensiero autonomo e dello spirito critico. Geniale, assolutamente.

Critico: Catello Masullo

 

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Scritto e prodotto da Riccardo Meli, diretto da Luca Pelosi, “G.R.A.” è un film di rara intensità, che non poteva che essere affidato alla interpretazione di due giganti della recitazione, come Victoria Zinny (ci vuole un grande spessore attoriale a pronunciare una battuta come: “La morte uccide il corpo, ma non l’anima, e così sarà fino alla fine dei giorni”) e Remo Girone. Il film, dalle deliziose atmosfere crepuscolari e rarefatte, dosa sapientemente il racconto, fornisce ad una ad una le tessere di un mosaico che va formandosi progressivamente, sino a formare l’immagine finale. Che è una rivelazione ed un colpo di scena al contempo. Il tema trattato è di grande delicatezza e di rilevante impatto sociale. Da non perdere.

Curiosità: il titolo, “G.R.A.” è dai più inteso come acronimo di “Grande Raccordo Anulare”, la infrastruttura autostradale di forma circolare che contorna la città di Roma. Ma, forse, non tutti sanno, che è il nome è nato come “eponimo”, piuttosto che come acronimo, dal nome del progettista dell’epoca che era l’Ing. Gra.   

Critico: Catello Masullo

 

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Christian Marazziti è un vero filmaker a tutto tondo, regista, interprete, sceneggiatore, montatore dei suoi film, tra i quali ricordiamo: Sconnessi (2018), Niente di serio (2017), The e-bola Lesson (2015), 5 (Cinque) (2011), Il lupo (2007), Caro domani (1999), FERMO POSTA TINTO BRASS (1995), ITALIANI (1995). Con questo “Amici di sempre” realizza un film corale molto toccante, che affronta il tema sensibile della malattia grave. Di quelle che ti possono isolare, rendere un paria, un discriminato della società e, perfino della tua cerchia di frequentazioni più intime e più solide, di più antica data. Una tragedia potenziale che può rendere molto più dura da vivere la tragedia reale. Un rischio che può essere scongiurato da un sentimento forte di amicizia, di solidarietà e di empatia umana. Che può essere molto più forte del male. Una amicizia che trova la sua energia vitale ed inossidabile nel “bambino” che ognuno di noi continua a portare dentro di sé, ad ogni età.

Critico: Catello Masullo