SorrisoDiverso

Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva

Cosa si può dire su “Non ci resta che piangere” film diretto e interpretato da Massimo Troisi e Roberto Benigni, che non sia già stato detto mille volte in passato? Ora è di ispirazione per un brillante fotoromanzo ambientato nel 1500 come in «Non ci resta che piangere», interpretato da sei ragazzi, tre con sindrome di Down e tre con sindrome di Williams

Con inquadrature e brevi dialoghi, i giovani attori si calano perfettamente nei personaggi rinascimentali. Questa forma comunicativa permette di coinvolgere tutti anche chi ha difficoltà di espressione verbale; Giampaolo Celani, fondatore, insieme a Cinzia Cardarelli e Federica Mattei, dell’associazione, «Buona idea!», il cui scopo è educare alla bellezza realizzando attività nel campo delle arti e della cultura, di solidarietà, di cittadinanza attiva e di inclusione hanno prodotto e realizzato questo progetto.

Quando si tiene tra le mani questo fotoromanzo si percepisce bellezza e sopratutto tanto amore. 

Il borgo di Sermoneta prende vita attraverso le avventure dei sei protagonisti che vi condurranno in un contesto diverso da quello loro, abituale, adattandosi a una nuova realtà.

Tra battute e colpi di scena, la storia si sviluppa attraverso i personaggi che si susseguono, finanche bloccare il navigatore più famoso della Storia del 1500, proprio lui “Cristoforo Colombo”, si proprio lui. Impensabile? Chissà se i nostri eroi riusciranno a farlo, come si concluderà questo viaggio nel passato?

Buona, in questo caso, visione… 

 

 

 

 

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Titolo: Estranei

Regia e sceneggiatura: Andrew Haigh

Interpreti: Andrew Scott, Paul Mescal, Jamie Bell, Claire Foy

Ispirata da: Estranei Storia di Adama di Taichi Yamada

Fotografia:  Jamie D. Ramsey

Musiche: Emilie Lavienaise-Farrouch

Montaggio: Jonathan Alberts

Sceneografia: Sara Finlay

Genere: Melò Fantasy

Durata: 105 min

 

Sinossi:

Adam è uno sceneggiatore con il blocco dello scrittore che vive in condominio disabitato alla periferia di Londra. Una sera bussa alla sua porta Harry, un vicino che vorrebbe trascorrere la notte in compagnia di Adam che però lo respinge. Da qui si dipana un viaggio nel viaggio, per cercare di superare il blocco lo affligge. Il protagonista decide di tornare nella casa dove viveva con i genitori morti in maniera drammatica circa 30 anni prima.

 

Recensione

Il regista e sceneggiatore britannico Andrew Haigh che nella sua carriera si è occupato di tematiche legate all'omosessualità, a distanza di 6 anni dall'uscita dell'opera Charley Thompson del 2017, torna nelle sale cinematografiche italiane il 29 febbraio con un capolavoro dove indaga, attraverso il linguaggio onirico e allusivo della narrazione cinematografica, i desideri e le paure della generazione Queer nel XXI secolo. Distribuita da Disney, Premio della Critica SNCCI 2024, con protagonisti gli attori Andrew Scott, Paul Mescal, Jamie Bell, Claire Foy, presentata ad Alice nella Città 2023, l'opera ispirata al romanzo  Estranei Storia di Adam di Taichi Yamada, parla d'amore, di dolore, di accettazione, di separazione, di identità sessuale, attraverso una storia sospesa fra il melò e il fantasy, dove la vita dei protagonisti non rappresenta più la soluzione ma diventa la ricerca ansiosa del proprio essere nel mondo all'interno di un palazzo semivuoto. Uno spaccato affascinante della psiche di Adam, il protagonista, che nel film è uno sceneggiatore solitario, e che vive in questo palazzo abitato da fantasmi e da molti spazi vuoti, nella periferia di Londra. La sceneggiatura notturna, momento in cui Adam incontra Harry, unico abitante del palazzo in cui vive, rappresenta simbolicamente il bisogno del protagonista di affrontare un problema. La notte è l'ignoto, riflette parti della vita che non sono state completamente comprese ed elaborate. Herry è il Virgilio, il mezzo che permette ad Adam di entrare dentro di sé, esplorando paure; desideri, ricordi e impossibilità di aprire le porte all'alterità. Harry, dopo aver bussato alla porta di Adams, viene respinto per l'impossibilità di affrontare l'intimità., fin dalle prime scene, ma Adam lo fa entrare nel mondo dell'immaginazione, dell'inconscio. Lo schermo diventa riflesso, sperduti nel buio insieme al protagonista, intraprendiamo, un viaggio nel tempo e uno nello spazio all'interno di due storie d'amore. Partendo dal noto; la vita del protagonista Adams, entriamo nell'ignoto, nello spazio dove i fantasmi del sé, ben conosciuti da chi ha subito traumi importanti, divengono materia per realizzare un fantasy  che  costruisce, scena dopo scena, un legame  fra il soggetto e un mondo al di fuori dei confini della razionalità. Un equilibrismo perfetto fra fantasia e memoria, fra realtà e immaginazione, fra materiale e immateriale con cui il regista ibrida i diversi generi di cinema. 

 

 

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

comunicato stampa n. 1

Primo Piano sull’Autore

XLI edizione

 

Festival Pianeta Donna

V edizione “al femminile”

 

“La donna nel cinema: emancipazione e riscossa”

11-15 dicembre 2023

Proiezioni al Cinematografo Comunale Sant’Angelo di Perugia

PERUGIA – Un festival dedicato a opere prime e non di autrici italiane e straniere – con particolare riguardo agli esordi cinematografici – ma anche ad autori che raccontano storie di donne. Torna con la sua particolare specificità “Primo Piano sull’Autore – Pianeta Donna” diretto da Franco Mariotti. L’appuntamento con il grande cinema è a Perugia nei giorni dall’11 al 15 dicembre 2023 con ospiti e proiezioni in programma al Cinematografo Comunale Sant’Angelo di corso Garibaldi.

Per trentasei edizioni la rassegna “Primo Piano sull’Autore”, tenutosi sempre ad Assisi, ha presentato i più grandi protagonisti del cinema italiano, da Bertolucci a Monicelli, da Antonioni a Pontecorvo, da Zeffirelli ad Avati, da Tornatore a Rosi, dalla famiglia Comencini alla famiglia Gassman, e ancora Bolognini, Lizzani, Damiani, Parenti, Verdone, Placido, Magni, Giannini, i Vanzina, il produttore De Laurentiis e tanti altri, tutti raccontati da storici e critici di fama e da quanti hanno collaborato al loro successo (Morricone, Ferretti, Rambaldi, ecc…).

Nel 2018, la rassegna si trasforma in festival competitivo dedicato alla donna e diventa “PRIMO PIANO Festival PIANETA DONNA”.

Alle donne, che tanto hanno dato al cinema italiano, sono state dedicate le ultime edizioni. Si sono così avvicendati cinque Festival, compresa l’edizione che sta per partire: “Dalle donne della storia alle donne nella storia del cinema”, “Il lungo e faticoso viaggio della donna nella storia del cinema”, “La donna nel cinema: dalla seduzione alla presa di coscienza”, “La donna nel cinema: la storia continua” fino ad arrivare al tema di quest’anno: “La donna nel cinema: emancipazione e riscossa”.

“Siamo tutti molto orgogliosi – afferma il direttore artistico Franco Mariotti – di poter celebrare quindi il nostro quarantunesimo compleanno in perfetta linea con l’emancipazione socio-culturale che le donne hanno saputo conquistare e consolidare, sempre più protagoniste nella storia contemporanea. Del resto, il ‘gender gap’ non è mai appartenuto alla filosofia di ‘Primo Piano sull’Autore’ che ha più volte puntato i riflettori sulla narrazione ‘donna’ rendendo omaggio fin dalle sue prime edizioni a registe come Lina Wertmuller e dedicando in seguito interi focus a grandi profili come quelli di Gina Lollobrigida e Liliana Cavani. Questo ha poi coinciso con la ferma volontà di promuovere opere che in senso generale incontrano non pochi ostacoli nel tentativo di approdare alla distribuzione. Un altro aspetto che abbiamo tenuto a voler ribadire anche quest’anno è incentivare il ritorno nelle sale cinematografiche, una scommessa del tutto sfidante considerato che alla fatica del grande ritorno alla normalità del post covid si deve sommare la crescente cultura di un consumo sempre più smart, dove il fattore tecnologico del Cinema ne favorisce la fruizione solitaria, e spesso epidermica a danno delle tradizionali occasioni di aggregazione”.

A questo proposito, come nella scorsa edizione, il festival ha voluto confermare le proiezioni delle opere in gara nella “amata Perugia studentesca”, consolidando ancor più il sodalizio con l’Università per Stranieri che ha sempre avuto un ruolo di “primo piano” nella rassegna e creando un polo di intrattenimento e dialogo interculturale attraverso una programmazione totalmente gratuita nello storico Cinematografo Comunale Sant’Angelo.

Al Cinematografo Comunale Sant’Angelo si terranno le proiezioni e gli incontri con gli ospiti. La giuria di quest’anno è composta da: Elizabeth Missland (presidente), Adriano Amidei Migliano, Pierfrancesco Campanella, Sofia Coletti, Silvia Contini, Enzo De Camillis, Paola Dei, Massimo Giraldi, Roberto Girometti, Davide Iannuzzi, Graziano Marraffa, Catello Masullo, Fabio Melelli, Romano Milani, Massimo Nardin, Rossella Pozza, Caterina Taricano, Paola Tassone.

Saranno assegnati i seguenti premi. Solo a donne per i lungometraggi, nelle categorie: “Sceneggiatura”, “Attrice”, “Fotografia”, “Musica” (considerato l’aumento della presenza di donne nelle musiche dei film, che nel cinema è una novità recente, si è deciso di dare un premio anche per la musica), “Montaggio”, “Scenografia”, “Costumi”, “Trucco”, “Produzione”. Il festival è dedicato ad autrici, ma anche ad autori che abbiano raccontato storie di donne, e pertanto verranno assegnati due premi per la “Migliore Regia”: uno ad una autrice e l’altro ad un autore. La giuria assegnerà anche, indipendentemente che si tratti di un’autrice o di un autore, il premio “Miglior Film”. Per la sezione cortometraggi e videoclip verranno assegnati i premi: “Miglior cortometraggio” e “Miglior videoclip”.

“Primo Piano sull’Autore – Pianeta Donna” è organizzato dall’Associazione Culturale AmaRcorD con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) – Direzione Generale Cinema e la collaborazione della Regione Umbria.

*** *** ***