SorrisoDiverso

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Giocato tutto sulla scoperta, il mistero e l'ambiguità, il cortometraggio di Maurizio Ravallese, racconta le storie d'amore atipiche di due uomini: Amid interpretato da Danilo Arena e Massimo interpretato da Christian Ansante. Fra loro una valigia, unico elemento femminile presente nel film, con una forte valenza simbolica, in quanto contenitore di verità che saranno svelate soltanto nel finale.

Con drammatica dolcezza il regista unisce elaborazioni di lutto, fuggevolezza della vita, condanna e perdono fra fantasmi di un passato prossimo e sogni di un futuro appeso ad un vestito. Un emigrato, Amid, confessa di doversi sposare ma non ha il vestito, un altro uomo è in procinto di sposarsi ma è solo. Il caso, le circostanze della vita, gli incastri banali di situazioni portano i due uomini, entrambi emarginati per motivi diversi, ad incontrarsi, scontrarsi e riuscire a portare a termine entrambi il loro obiettivo.

Senza retorica il regista porta il pubblico a riflettere su tematiche pregnanti con un impianto narrativo efficace e una fotografia dove i cromatismi rafforzano ed evidenziano il disagio interiore dei protagonisti.

 

 

 

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La regista nella digital serie affronta in maniera originale e creativa i vissuti degli abitanti della Tasmania in tempo di pandemia, utilizzando le parole auto-registrate degli abitanti dell'Isola di Lutruwita durante il blocco dovuto al Covid nel maggio 2020, e abbinandole alle stupende immagini e musiche prodotte dagli stessi artisti della Tasmania. Ogni singola immagine rappresenta il tentativo di uscire da una sorta di reclusione dovuta al virus dove gli orizzonti delle arti non hanno limiti e confini. Le immagini intrise di animismo hanno il potere di far percepire allo spettatore una forza magica che abita gli oggetti, e il racconto iconico fa da sfondo alle storie auto-registrate della Tasmania, dando voce non solo alle vicende di un singolo, ma alla storia di un intero popolo. Lo spettatore viene accompagnato a vivere le sensazioni del particolare momento storico attraverso la fascinazione di magici itinerari. L'arte supera ogni frontiera, colma le distanze e varca la soglia della clausura.

 

 

 

Valutazione attuale: 5 / 5

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La digital serie, concepita dal Progetto OLTRE, che vede come protagonista Raf, alias Ramzi Lafrindi, un giovane testardo e ribelle, ha un carattere didattico, ma è comunque capace di avvincere con il suo tentativo di abbattere gli stereotipi. Un concentrato di pregiudizi, razzismi, integrazione, conflitti generazionali e culturali, dove le ombre e le luci scolpiscono i personaggi e tracciano storie, lasciando emergere le paure diffuse che generano, a loro volta, altrettanti pregiudizi. La digital serie rappresenta un metodo intelligente per sfatare luoghi comuni a partire dal titolo che in arabo significa “UOMO”. Questo è infatti l'obiettivo che si propone il regista; trasformare un ragazzo ribelle in un uomo attraverso un percorso formativo di trasformazione. La digital serie ha come ambassador Mahmood ed è realizzata con la collaborazione di quattro Atenei: L'università degli Studi di Roma Tor Vergata, L'Università degli Studi di Cagliari, L'Università La Sapienza di Roma e l'Università degli Studi di Palermo.