Di Paola Tassone
La comunità del Sorriso Diverso è d'accordo con Mattarella: “La disabilità non è una malattia, tanto meno un problema da scaricare sul singolo individuo o sui suoi familiari”
Una giornata importante, quella di ieri, con tante istituzioni e Associazioni di categoria, ma una giornata non basta. Le condizioni di disabilità divengono gravi quando il mondo circostante non tiene conto delle diversità e le trasforma, anche senza rendersene conto, in indifferenza, escludendoli dalla società. A creare queste barriere sono soprattutto la nostra organizzazione sociale e le nostre mancanze culturali. Da anni combattiamo queste carenze utilizzando come mezzo di comunicazione il cinema. I film diventano divulgatori di problematiche sociali importanti, ma principalmente si vuole valorizzare le diversità, senza pregiudizi, senza stereotipi, operando una sana inclusione. Questi sono le principali finalità del Festival Tulipani di Seta Nera che si svolgerà a Roma il 29, 30 Aprile e 1 Maggio, celebrando la sua IX edizione. Con la creazione della piattaforma “Sorriso Diverso” vogliamo invece raccontare importanti momenti quotidiani, mettendo in luce, quasi come attraverso una lente di ingrandimento, gli ostacoli che impediscono la piena espressione delle personalità, convinti che la diversità sia un “diritto”, ed evidenziandone anche le situazioni virtuose e di eccellenza.
E' stata celebrata il 30 marzo, al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la "Giornata Nazionale delle persone con disabilità intellettiva". L'evento, trasmesso in diretta su RAI uno e condotto da Flavio Insinna, è stato organizzato in collaborazione con le Federazioni Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap), Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e con le Associazioni Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), Angsa Onlus (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) ed Aipd Onlus (Associazione Nazionale Persone Down).
L’Italia democratica e l'Unione Europea sono nate per abbattere i muri di qualunque genere, per eliminare i fili spinati, per costruire un mondo di persone libere, uguali nelle loro diversità, un mondo che sarà tanto più progredito quanto meno l'esercizio dei diritti e la distribuzione delle opportunità verranno condizionati dal privilegio delle disponibilità economiche. È questo un obiettivo sempre vivo, a cui dobbiamo tendere. Qui sta l'essenza della civiltà europea che ci chiama sempre a difendere il valore della vita e della convivenza, oggi anche contro il terrorismo. L'inclusione di chi è in difficoltà è un moltiplicatore di forza sociale. La disabilità intellettiva - al centro della Giornata di ieri - è una fonte particolarmente insidiosa di sofferenza e di emarginazione.
La disabilità intellettiva abbraccia uno spettro ampio di condizioni, dalla sindrome di down all'autismo, alle forme di disabilità complesse o indeterminate. Ieri si sono accesi i riflettori sugli ostacoli che si incontrano e si è parlato degli affanni delle famiglie, talvolta stremate dalla società e dalle istituzioni. La giornata ha l’obbiettivo di spingere le istituzioni a fare meglio e di più, per contrastare i pregiudizi che circondano queste condizioni e che spesso si nascondono nel mare dell’indifferenza e dell’egoismo umano. La chiave sta nell’essere uniti per vincere l'isolamento, questo è il primo passo per incamminarsi sul sentiero dell'inclusione. Mi auguro, dopo la grande giornata di ieri, concrete politiche sociali che tengano conto delle persone nella loro interezza senza trattamento di disparità e non li trasformino in cittadini invisibili.