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Il Museo delle Miniere di Santa Fiora e le Premiazioni dei ragazzi 

Bulli ed Eroi giunge al traguardo con una edizione indimenticabile che ha evidenziato il raccordo fra il Festival e il suo territorio; uno degli importanti obiettivi del progetto. 

Tutto questo sì è reso manifesto nella serata di premiazione del 2 ottobre alle ore 18,30 quando le emozioni si sono concentrate tutte nella splendida cornice della Sala Congressi dell’Hotel Apogeo in Val di Chiana Senese. Alla presenza di Agnese Carletti, Sindaca di San Casciano dei Bagni, uno dei Borghi più belli d’Italia, di Donatella Baglivo che ci ha condotto nella poetica di Tarkovskij, di PaolaTassone Direttrice Artistica del Festival Tulipani di Seta Nera Sorriso Diverso, sono iniziate le premiazioni suddivise in due sezioni: sezione scuole e sezione giovani registi oltre al fumetto. 

4 le segnalazioni speciali oltre a quelle già assegnate duranti i cinque giorni di Festival andate a Francesco Attesti e Andrea Meucci, eccellenze internazionali per la musica, a Luciana Foianesi Campionessa Mondiale di braccio di ferro, e Chiara Bazzoni, medaglia d’oro e staffetta per lo Sport, Matteo Betti atleta di scherma e Val di Chiana Living per la bellezza, i sapori e le sensazioni  delle vallate, al Museo d’Arte Moderna di Chianciano Terme per le magiche atmosfere, ai Licei Poliziani per la vocazione a valorizzare arte e musica, all’Assessorato alla Cultura del Comune di Sinalunga. Altri riconoscimenti sono andati a personalità che hanno sostenuto il Festival trasferendo sul nostro territorio le loro competenze come  Marcello Carli della sezione Sport senza Frontiere di Trento, Giancarlo Amorelli già Direttore dell’Ensemble corale e strumentale del Teatro San Carlo di Napoli, Toni Concina manager musicista ed ex Sindaco di Orvieto, l’Associazione Nazionale Acondroplasia.

Le quattro segnalazioni durante la cerimonia di Premiazione sono andate a Motus Danza per l’impegno attraverso il quale hanno evidenziato con il corpo e con la danza le incongruenze di relazioni tossiche che conducono alla violenza sulla donna. 

É stato assegnato un Premio al Museo dei Minatori di Santa Fiora.

“È un onore assegnare un Premio al Museo delle Miniere dell’Amiata per la cultura del lavoro innestata nelle radici del territorio. É importante che i ragazzi conoscano anche queste realtà, che sono state raccontate attraverso film indimenticabili come The 33 interpretato da Antonio Banderas”.

Accanto al Museo dei Minatori sono stati premiati il Centro Studi Pientini e il Teatro Povero di  Monticchiello.

I Premi per i film in Concorso sono andati rispettivamente a:

Per la Giuria Giovani:

Tonya di ..  , ha ricevuto il Premio Lucky Red. Segnalazione per Unbroken.  I due film condensano i significati e le finalità del Festival Bulli ed Eroi .

Vincitore sezione scuole è il lavoro dell’Istituto dal Cero di San Bonifacio (Verona), altri vincitori l’Istituto Guglielmo Marconi di Siena, il Liceo classico di Siena, il Liceo Artistico di Caserta, l’Istituto  di Istruzione Superiore Aldini Valeriani di Bologna, la Scuola Giovanni Falcone di Maputo in Mozambico. Fra i registi Francesco Greco, Pablo Revello, Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vitali, Ateneo della Danza, Ciro Grieco e Giovanna Venosa che ha ricevuto anche due Premi dal Festival di Montreal e Abu Dhabi. Fuori Concorso Raffaele Rovinelli dell’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, Mattia Riccio, Tino Franco e Mario Josè Jorio. 

Membri della giuria tecnica presieduta da Mariano Rigillo sono stati: Paola Tassone, Angelo Pelagalli, Daniela Muraca, Maria Pia Ceccherini, Flavio Civitelli, Alika Maffezzoli, Giancarlo Amorelli, Barbara Ciacca, Massimo Nardin, Maddalena Menza, Ciro Grieco e Giovanna Venosa (solo sezione scuole) e la Direttrice Artistica Paola Dei. Per la sezione genitori il Premio è stato assegnato da AGE e a seguire il Premio Il cinema al teatro ANCT. Fanno parte della giuria tecnica anche Franco Mariotti, Catello Masullo, Rossella Pozza, Franco Mariotti, Lalit Rao, Diego Righini, Leila Tavi, Cristiana Paternò. 

La serata si è conclusa con la proiezione de La Madonna del Patto di Alessandro Perrella e a seguire e Fellini 100 dell’Ateneo della Danza di Siena. 

I nomi dei premiati saranno tutti sul sito psycofilm.it.

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Las Vegas è la capitale dell’entertainment statunitense, probabilmente del globo. Per molti versi incarna a pieno il mito del sogno americano: sorta nel bel mezzo dell’aspro e inospitale deserto del Nevada, oggi è un’oasi di colori, di luci, di musica e di giochi d’acqua. A Las Vegas tutto è possibile. Ognuno può trovare quello che desidera: shopping, hotel di lusso, concerti, spettacoli, locali di ogni genere, sport di ogni sorta e immensi casinò.

Il gioco, infatti, rappresenta senza dubbio una delle voci più significative dell’economia locale. Non a caso, la città si è sviluppata proprio intorno a casinò aperti sul finire degli anni Quaranta. Nel 1946 Bugsy Siegel aveva aperto il primo hotel casinò di Las Vegas, il Flamingo Hotel. In poco tempo la città ha iniziato a prosperare diventando un’icona dell’American way of life. Nel corso degli anni Las Vegas è cambiata, pur restando sempre molto fedele a se stessa. D’altronde, la tecnologia ha portato cambiamenti significativi in tutto ciò che riguarda i casinò. I giochi sono stati digitalizzati, le slot sono diventate elettroniche, l’RTP nelle slot di ultima generazione è stata fissata e resa pubblica. Si è deciso di puntare sempre di più sulla sicurezza e sull’usabilità degli apparecchi. Oggi Las Vegas si adatta sempre più ai mutamenti del mondo contemporaneo, proponendo esperienze di gioco innovative e spettacoli sempre più coinvolgenti. Las Vegas rispecchia sempre a modo suo lo spirito dei tempi. Non è un caso che questa città abbia ispirato moltissimo il cinema. Las Vegas è stata allo stesso tempo la cornice e la protagonista di molti film che hanno fatto la storia di Hollywood.  Vediamo insieme alcuni dei più celebri:

Casinò di Martin Scorsese

Casinò è un film diretto da Martin Scorsese, uscito nelle sale cinematografiche nel 1995. La pellicola, ispirata al romanzo “Casino: Love and Honor in Las Vegas” di Nicholas Pileggi, è un grande classico del cinema degli anni Novanta, uno dei film più acclamati del regista italo-americano. La narrazione si sviluppa tra le sale da gioco di Las Vegas. Qui si intrecciano denaro e potere. I protagonisti sono Sam Rothstein, detto Asso, interpretato da Robert de Niro e Nick Santoro, interpretato da Joe Pesci. A loro fianco una seducente Sharon Stone, nei panni dell’irresistibile Ginger McKenna. Casinò è uno dei film migliori per esplorare una Las Vegas oscura, in cui ambizione, lusso e potere la fanno da padroni.

Immagine1FontePixabayAutorelindsayascott

Ocean’s Eleven di Steven Soderbergh

Ocean’s Eleven (2001) di Steven Soderbergh, remake del film Colpo grosso con Frank Sinatra e Dean Martin, è stato un successo mondiale, che ha portato addirittura a ben due sequel e a uno spin-off. Anche in questo caso Las Vegas è al centro del racconto. Nella città, infatti, si trovano i casinò più ricchi al mondo. Una banda criminale molto particolare decide di svaligiarne tre, unendosi per fare il colpo grosso. La banda è costituita da figure tra loro molto differenti, interpretate da attori del calibro di George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, e molti altri. Da vedere.

Paura e delirio a Las Vegas

Paura e delirio a Las Vegas (Fear and Loathing in Las Vegas) è un film di Terry Gilliam, ispirato al romanzo Paura e disgusto a Las Vegas di Hunter S. Thompson. La pellicola, uscita nel 1998, vede come protagonisti Johnny Depp e Benicio del Toro, rispettivamente nel ruolo del giornalista sportivo Raoul Duke e dell’avvocato samoano Dott. Gonzo. I due si recano a Las Vegas per assistere alla gara motociclistica off-road Mint 400, ma la situazione prenderà presto un’altra piega. Si susseguono eccessi sfrenati e allucinazioni, il viaggio a Las Vegas si rivela un’esperienza psichedelica e al limite dell’assurdo.

Incontriamoci a Las Vegas di Ron Shelton

Incontriamoci a Las Vegas, titolo originale Play It to the Bone è una pellicola del 1999 diretta da Ron Shelton. Questa vede come protagonisti Vince e Cesar, due pugili disoccupati in cerca della grande occasione. Las Vegas è la loro meta: vinceranno 50.000 dollari se la raggiungeranno il più velocemente possibile per un incontro di boxe. I due arriveranno sul ring e si scontreranno, giocheranno nei casinò di Las Vegas, vivranno insieme un’avventura indimenticabile che porta a riflettere su temi come l’amore, l’amicizia, l’ambizione e la fortuna.

Una ragazza a Las Vegas

Una ragazza a Las Vegas, noto anche come Lay the Favorite, è un film del regista Stephen Frears, uscito al cinema nel 2012. La pellicola narra la storia di Beth Raymer, una giornalista e scrittrice statunitense, con un passato molto avventuroso e una lunga esperienza nel mondo delle scommesse. Beth lavora come ballerina di lap dance in Florida, ma decide di trasferirsi in Nevada per andare la lavorare come cameriera a Las Vegas. In città conosce Dink, un professionista del betting, che la assume come assistente. Beth si rivela presto molto portata per l’attività. La cosa porterà a lunga serie di sviluppi inaspettati. Il 21 gennaio del 2012, il film è stato presentato al Sundance Film Festival.

Immagine2FontePixabayAutoremar co

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Da una idea di base semplice quanto geniale, il film sviluppa la storia in modo brillante, tramite il fil rouge di una voce narrante che invece di essere fuori campo è (molto) in campo. Con momenti di comicità irresistibile, e grandi trovate, come l’asocial, il primo social per asociali. Ben scritto, diretto ed interpretato.