SorrisoDiverso

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Di Silvia Di Biagio
Per la prima volta un papa ha affermato la verità; il Vaticano è corrotto. È da notare la semplicità del suo discorso e anche il coraggio di denunciare qualcosa che si è sempre saputo ma sempre tenuto nascosto e negato. La cosa che colpisce è che lui dice di essere salvo, non si sente minimamente coinvolto in quanto vive in modo dignitoso e nel rispetto degli altri.
Uno dei problemi principali è la pedofilia che è considerata una vera e propria malattia. Oltre a questi casi molto diffusi qualche giorno fa è andato in onda un servizio che documentava la folle notte di un parroco. Si era recato in un nightclub in cerca di prostitute spendendo centinaia di euro che sicuramente provenivano dalla raccolta dei fedeli.
La tranquillità che il parroco ha avuto al riguardo ci colpisce molto, come se il suo gesto fosse una cosa da tutti i giorni.
Sicuramente il papa non può più tollerare questi avvenimenti poiché la Chiesa deve essere un esempio per la comunità, un luogo in cui si insegna a donare e aiutare chi ne ha bisogno, non un luogo dove i primi a non avere un atteggiamento dignitoso sono coloro che la rappresentano.
La Chiesa anche in passato aveva i suoi problemi; nel IX e X secolo era particolarmente corrotta, molti vescovi diventavano funzionari pubblici o potenti feudatari e vendevano i sacramenti. Nei loro confronti c'erano accuse di simonia, concubinato e di comportamenti immorali. Spesso era discussa anche la figura del papa che non era vista come una persona autorevole sia dal punto di vista spirituale che politico. Proprio per questo nacquero nuovi ordini monastici come quello dei cluniacensi e dei certosini per un profondo rinnovamento della Chiesa, predicando un ritorno alla purezza e alla povertà, ma coloro che lottavano per una Chiesa migliore venivano considerati eretici. Per non parlare del periodo della Controriforma con il tribunale dell'Inquisizione usato come strumento di repressione, ma anche per garantire un ordine nella società; le vittime principali furono le donne: quando iniziò la caccia alle streghe e vennero colpite tutte coloro che non seguivano i canoni di vita medievali.
Quindi sin dal Medioevo abbiamo una Chiesa corrotta e nessun membro che ne faceva parte l'aveva mai dichiarato, forse perché nessuno è mai stato veramente interessato al ruolo importante che dovrebbe rappresentare.

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Di Silvia Di Biagio
Le donne ultimamente indossano spesso leggings in quanto sono pantaloni comodi e anche economici, ma molto aderenti e provocanti. Proprio per quest'ultimo motivo nello stato americano del Montana i leggings potrebbero presto diventare illegali. Il repubblicano David Moore ha proposto una legge che dovrebbe metterli al bando in quanto abbigliamento "indecente", da non indossare in luogo pubblico.
Ovviamente se questa legge passerà potrà proibire altri indumenti provocanti che mettono in mostra il corpo. I leggings sono comunque un indumento molto usato non solo per uscire, ma anche per fare sport e se qualche donna continuasse a mettere i leggings è prevista una pesante multa o addirittura il carcere.
Un'esagerazione? Secondo Moore è una necessità e con lui concorda anche la Commissione legislativa dello Stato che ha approvato all'unanimità il decreto.
La legge 365 è stata redatta dopo lo scandalo del flash mob "Bare as you dare", in cui persone completamente nude guidavano una bicicletta nella città di Missoula. L'evento, che aveva come scopo quello di celebrare il corpo insieme al diritto dei ciclisti di usare le strade pubbliche, non è piaciuto né ai cittadini né ai legislatori, che sono subito corsi ai ripari.
Noi siamo liberi di fare le nostre scelte come siamo liberi di indossare quello che vogliamo; ognuno di noi dovrebbe essere cosciente di come si presenta agli altri in pubblico; bisognerebbe vestirsi in modo adeguato e se un pantalone è troppo stretto e risulta trasparente sarebbe meglio evitare di metterlo, ma nessuno ce lo può impedire. C'è sempre qualcuno a cui piace avere gli occhi puntati addosso e essere ammirato da tutti, ma non per questo bisogna punirlo.
È anche vero che noi ragazze portando questi leggings non siamo più originali nel vestire e sembriamo tutte uguali, ma è la moda del momento che ci porta ad essere così. Nonostante questo penso che il carcere sia eccessivo e a questo punto dovrebbero evitare di venderli.

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Di Silvia Di Biagio
Sono anni ormai che nel Pacifico è presente un'isola di plastica, un insieme di rifiuti accumulati in questa zona dalle correnti, che sta causando sempre più danni all'ambiente.
Esiste sin dagli anni 80, ma se ne sente parlare pochissimo, eppure il problema è grande in quanto questo cumulo di rifiuti si estende dalle coste del Nord America e dalle coste dell’Asia Minore, ha un'estensione che equivale al doppio del territorio degli Stati Uniti; E dentro quest’isola che, per via delle particolari correnti, è possibile trovare di tutto dai sacchetti di plastica a palloni da calcio, dai mattoncini lego a scarpe, borse e milioni di bottiglie e lattine. Oggetti che inquinano il mare e danneggiano gli animali e che, stando agli esperti, proverrebbe per un quinto dai rifiuti di navi e piattaforme petrolifere.
È presente probabilmente anche nell'oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo. Il vero problema, oltre a come poter smaltire tutta questa plastica, è che la plastica non è biodegradabile e permane per tempi lunghissimi nell'ambiente.
Si pensa alle alte concentrazioni di PCB (molto tossico e probabilmente cancerogeno) che possono entrare nella catena alimentare visto che i filamenti plastici sono difficilmente distinguibili dal plancton e quindi ingeriti da organismi marini, organismi di cui noi stessi essere umani ci cibiamo.
È preoccupante la presenza di rifiuti pervasivi e tossici, in un ecosistema fondamentale, durante periodi di decine o centinaia di anni.
L’isola di Henderson è stata considerata a lungo un “paradiso naturale”, tanto da essere un territorio sotto la protezione dell’Unesco, che l’ha definita: “uno dei migliori esempi di atollo corallino, rimasto intatto grazie alla quasi totale assenza di attività umana”. Anche se nessuno vive sull’isola o ci si avvicina, il livello crescente di inquinamento degli oceani ha fatto sì che l’isola non sia più pulita e priva di inquinamento, nonostante si trovi nel mezzo dell’oceano.
Se nel giro di questi anni non è stato risolto nulla, dubito che inizieranno a fare qualcosa, dato che l'ambiente sta subendo sempre più danni a causa dell'azione dell'uomo e ciò ci mostra la sua l'incapacità di adeguarsi ad esso e rispettarlo.