SorrisoDiverso

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di Antonia Szanto

Il micro-credito è un'idea nata nella seconda metà del '900 dall'ex direttore e studente dell' università di Nashville del dipartimento di Economia. Nato a Chittagong, in Bangladesh, Muhammad Yunus è stato definito ''il genio buono'' o ''L'uomo dei miracoli''. Egli, infatti, vivendo in prima persona la situazione di estrema povertà del suo Paese, decise di darle una svolta, cercando di dare gli stessi diritti bancari anche a quelle persone che non potevano permettersi di effettuare prestiti e di avere un conto in banca. Questo fu il movente per la creazione del ''micro-credito'': come si può intuire la parola stessa ne suggerisce il significato. Il suo obiettivo era quello di sconfiggere la povertà, creando una banca che concedesse prestiti solo ai più poveri delle zone rurali a fronte di un progetto minimo. Prestiti che non fossero assistiti da alcuna garanzia e che richiedessero interessi soltanto nella misura minima necessaria perchè la banca fosse autosufficiente. Lo stesso Muhammad racconta un episodio realmente capitatogli: un giorno prestò ventisette dollari a dei contadini poverissimi di un villaggio; ovviamente a noi occidentali questa cifra ci può sembrare minima e quasi insignificante, ma in realtà fu sufficiente per strappare quarantadue famiglie alle mani di usurai. A questo punto il finale incoraggiante e inatteso: i debitori non solo restituirono la somma ricevuta con incredibile puntualità, ma diedero anche vita ad una piccola attività commerciale che garantì la loro sussistenza e dignità. Fu un risultato entusiasmante che permise a molte altre famiglie di aprire piccole attività redditizie dalla più svariata natura. In tal modo la moneta poteva essere messa nuovamente in circolo, così da creare di nuovo un meccanismo di di compra/vendita che, fino a quel momento, era venuto a mancare a causa dell condizioni misere in cui erano costretti a vivere gli abitanti di diversi villaggi del Bangladesh. La moneta, d'altronde, è essenziale in un sistema economico poichè a essa sono attribuite diverse funzioni: è lo strumento economico più importante, mediante il quale i soggetti realizzano lo scambio dei beni e dei servizi; é il mezzo per misurare il valore dei servizi stessi, poichè il loro valore è espresso con una cifra pagata poi con la moneta; è inoltre una riserva di valore, potendo essere accumulta per eventuali spese future.
L'idea del micro-credito venne battezzata il 12 ottobre 1983 con il nome di '' Gramee Bank'' (la banca del villaggio), ma ha iniziato ad operare in maniera informale già dal 1977, quando, incoraggiati del primo prestito, Muhammad e i suoi collaboratori hanno iniziato ad agire su numerosi villaggi bangladesi, dialogando con le loro comunità e prestando denaro per favorire l'avvio di microattività imprenditoriali.
Al momento, questa banca è la più imporatante istituzione mondiale nel campo del micro-credito.
Il grande genio di Muhammad può far riflettere molto sul problma della povertà al giorno d'oggi. Con poco, quest'uomo riuscì a creare un mondo a parte, quasi una realtà parallela, in cui al posto di andare incontro alla povertà si va contro di essa, cercando di porre rimedio a situazioni economiche critiche. Molte volte queste problematiche vengono trattate con indifferenza o bypassate completamente, come se non facessero parte del mondo in cui abitiamo e del quale ognuno di noi è cittadino. Uno sguardo più attento e un contributo attivo da parte di ognuno di noi potrebbero far scattare una reazione a catena, tramite la quale poter sollevare il tenore di vita di chi si trova a dover combattere ogni giorno con la fame e la sete.

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Di Silvia Di Biagio
«Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre».
Purtroppo questa famosa frase di Albert Einstein, in quest'ultimo periodo, sta tornando di attualità.
Si pensava che le sconvolgenti probabilità di una guerra nucleare tra U.S.A. ed U.R.S.S., avevano definitivamente superato il periodo della guerra fredda senza alcun rischio per il nostro pianeta.
Da quel periodo lo scacchiere politico mondiale è notevolmente cambiato ed oggi due Capi di Stato minacciano di farci sprofondare nel terrore di una guerra nucleare.
Il Presidente nord-coreano Kim Jong-un, dopo aver ripetutamente lanciato provocazioni all'indirizzo di Corea del Sud e Giappone, facendo esperimenti nucleari nel Mar del Giappone, risponde al Presidente degli Stati Uniti dicendo chiaramente che la Corea del Nord si difenderebbe da un eventuale attacco U.S.A. usando armi nucleari.
Di contro Donald Trump ha dato ordine ad alcune unità navali e sottomarine statunitensi di dirigersi verso il Mar del Giappone, alle quali si uniranno forze navali giapponesi.
A questo punto sembrerebbe che soltanto la Cina abbia la possibilità di risolvere questa spinosa situazione e ha già avviato contatti diplomatici con U.S.A. e Corea del Nord per cercare di risolvere questa crisi.
I Paesi che al Mondo che possiedono ordigni nucleari sono molti e il rischio è sempre dietro l'angolo.
E comunque tra tutti i problemi presenti in ogni parte del Mondo, immigrazione, lavoro, guerre apparentemente di religione, traffici illeciti, fame, ecc., quello di una guerra nucleare è proprio quello che ci mancava.

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Di Silvia Di Biagio
l 4 settembre 2016 nasce in un ospedale di Londra Charlie Gard.
Oggi il piccolo Charlie deve ancora compiere il suo primo anno di vita, ma all'età di appena qualche mese gli è stata diagnosticata una malattia genetica molto rara che non offre scampo, una gravissima sindrome che lo rende incapace di muoversi, respirare e alimentarsi da solo, aggravata dalla sordità e da una grave epilessia giudicata terminale.
Sia l'Ospedale che i giudici britannici ritengono che la scelta migliore per il bambino sia spegnere i macchinari che lo tengono in vita.
Circa un mese fa l'Ospedale pediatrico "Bambino Gesù" di Roma si è offerto di ospitare il piccolo Charlie per un tentativo mediante l'applicazione di una cura ancora in fase di sperimentazione, ma il Great Ormond, l'ospedale di Londra dove è ricoverato Charlie ha respinto la richiesta di trasferimento a Roma.
Nel frattempo sono nate associazioni che insieme ai genitori lottano per poter ottenere il trasferimento presso l'Ospedale di Roma.
Ormai la scelta è solo politica e soltanto il Premier britannico Theresa May, sollecitata da più parti, può regalare ai genitori di Charlie un ultimo tentativo, l'ultima speranza, quel filo diretto Roma-Londra che non si è ancora interrotto nonostante il no al trasferimento.