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L'acquario - Regia di Gianluca Zonta

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Recensione ad opera di Catello Masullo

Genere: Cortometraggio

Scritto, a quattro mani con Alessandro Salentino, e diretto da Gianluca Zonta, laureato in Informatica e in DAMS Cinema; ha frequentato il Master in Sceneggiatura “Carlo Mazzacurati”. Nel 2009 realizza la prima serie web italiana “COPS”. Nel 2015 è finalista al Premio Solinas con la sceneggiatura del film “Teresa, Luisa e la #NotteRosa”. Dirige numerosi cortometraggi tra i quali “Pizza Boy” (2019) presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione “Alice nella città” e vincitore di oltre 50 premi in festival italiani e internazionali; “Diritto di Voto” (2021) una storia di politica e fantascienza vincitore dei festival di Elche e Galacticat in Spagna e “L’Acquario” (2024) una storia che parla d’amore e intelligenza artificiale presentato in anteprima al festival Cortinametraggio dove vince il premio della giuria tecnica e il premio del pubblico, ha poi continuato a riscuotere meritati riconoscimenti. Affronta un tema di sempre più scottante attualità: l’invadenza della intelligenza artificiale in tutti i campi della nostra quotidianità, fino a condizionare perfino i nostri comportamenti e le nostre azioni. Con un sapiente uso dell’ironia, del sarcasmo e del paradosso (fino a rasentare il grottesco) il film critica gli eccessi dell’accettazione fideistica ed acritica dei risultati dell’applicazione delle Intelligenza Artificiale, proponendo anche utili anticorpi. Eccellenti interpretazioni e confezione.