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Il “Sorriso Diverso delle Donne” vince sulla violenza: grande successo per l’iniziativa

Fulcro dell’evento, tenutosi il 20 novembre a Roma, una rassegna di cortometraggi
dedicata al tema della violenza sulle donne e una tavola rotonda

 

Nell’ambito delle iniziative che celebrano la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne istituita dall’ONU, ieri nella Capitale si è tenuto l’evento “Sorriso Diverso delle Donne”, progetto di comunicazione sociale promosso dall'Associazione UCL ed organizzato da Tulipani di Seta Nera.

I dati ci confermano che la violenza sulle donne è un fenomeno diffuso e trasversale, che riguarda la società nel suo insieme, e che deve essere affrontato mettendo in campo tutte le iniziative possibili. Il cinema è una risorsa fondamentale nella costruzione di una coscienza civile collettiva e “Sorriso Diverso delle Donne” nasce proprio dalla volontà di offrire un palcoscenico a chi ha scelto di interpretare, con la forza espressiva del cortometraggio e la capacità di arrivare al cuore del pubblico, un messaggio di denuncia o di speranza rispetto a questo tema.

Dopo la visione di "Manicure" di Francesco Natale, "Mia" di David Cinnella, "Donne&libertà" di Jo Squillo, "Apri le labbra" di Eleonora Ivone e "A heart in the drawer" di Roberto Leoni – cortometraggi e documentari che indagano sui vari tipi di abusi a cui vengono sottoposte le donne – si è tenuta una tavola rotonda moderata dalla conduttrice Rai Metis Di Meo.

Sono felice di partecipare a questa iniziativa che si tiene peraltro nella Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell’adolescenza – ha dichiarato l’On. Giusy VersaceI giovani sono il futuro ed è nelle scuole e nei luoghi frequentati dai ragazzi che bisogna promuovere un cambiamento culturale attraverso iniziative di sensibilizzazione ed informazione per dire basta alla violenza sulle donne”. “Sorriso Diverso delle Donne descrive perfettamente la forza delle vittime di violenza che, nonostante tutto, si reinventano, trasformano il dolore e lo condividono con gli altri, raccontandosi spesso con il sorriso” ha concluso Versace.

La cantante e presentatrice Jo Squillo partendo dalle sue prime battaglie agli inizi degli anni Ottanta e dall’esperienza di “Wall of Dolls - Il muro delle bambole”, l’installazione artistica divenuta il simbolo della lotta contro i femminicidi creata da lei cinque anni fa a Milano e poi esportata in altre città italiane, ha evidenziato come ci sia ancora molto da fare: “Le donne sono riuscite a conquistare tanti diritti, a rompere il tetto di cristallo ma, nella realtà, il binomio donne e libertà è ancora molto difficile da realizzare”. E proprio “Donne e Libertà” è il titolo del documentario che la vede in veste di regista, scritto dalla giornalista Francesca Carollo, autrice del libro “Le amiche che non ho più”, che ha dichiarato: “Tenere il faro puntato su iniziative come Wall of Dolls o il documentario permette di riportare al centro dell’attenzione le vittime e le loro storie, di valorizzarle, per non dimenticarle”.

L’attrice Eleonora Ivone, al suo esordio come regista con il corto “Apri le labbra” che tratta il delicato tema della pedofilia, ha sottolineato come "la violenza sia una mancata emancipazione culturale degli uomini che non accettano la volontà di autodeterminazione della donna”.

La psicologa dell'arte Paola Dei ha approfondito il concetto di “vittima”: “Abbiamo fatto passi da gigante dal punto di vista sociale ma dal punto di vista piscologico c’è ancora molto da fare. Molte donne quotidianamente subiscono violenze ed è come se fossero abituate a tutto ciò. Diventa molto alto il livello di sopportazione che non permette di riconoscere la violenza e, di conseguenza, reagire.”

Nei nostri uffici facciamo continuamente corsi di aggiornamento e formazione per cercare di accogliere al meglio le vittime – ha dichiarato Daniela Scarpetta, ispettore della Polizia di Stato che durante la manifestazione era presente con un camper facente parte del progetto "Questo non è amore" - Non solo ascolto e accoglienza ma cerchiamo di garantire alle vittime anche tutta una serie di informazioni di cui le donne, spesso, non sono a conoscenza: dai centri antiviolenza all’iter legislativo, per esempio”.

Oltre agli interventi dalla platea di Catello Masullo (giornalista cinematografico e presidente Cinecircolo romano), Massimo Nardin (professore Università Lumsa in tecniche del linguaggio audiovisivo, sceneggiatura) e Roberto Zappetta (istruttore di difesa personale), tanti gli amici accorsi a sostenere l’iniziativa, tra cui Pino Calabrese, Giorgio Molteni, Martine Brochard, Micaela Foti, Alina Person e Simone Gallo.

L’evento si è concluso con i saluti finali della presidente UCL Ilaria Battistelli e della curatrice della manifestazione, la Dott.ssa Paola Tassone, che ha dato appuntamento alla dodicesima edizione del Festival Internazionale Film Corto a Tema “Tulipani di seta nera” che si terrà a Roma dal 3 al 5 maggio 2019.

“Sorriso Diverso delle Donne” ha ricevuto il patrocinio di ASLRoma1, Regione Lazio, FAND, ANMIL, Born To Fly.


 

 

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Affollatissimo, tra pubblico e addetti ai lavori, l’incontro tenutosi lo scorso 25 ottobre nell’Auditorium Arte, durante il quale sono state svelate importanti anticipazioni legate alla prossima edizione del Festival Internazionale Tulipani di Seta nera. 

A pochi giorni dalla conclusione della tredicesima edizione della Festa del cinema di Roma, Tulipani di Seta Nera e Università Cerca Lavoro - hanno organizzato all’interno dello Spazio Roma Lazio Film Commission, allestito presso l’Auditorium Parco della Musica, con la partnership di Born To Fly Network, la Giornata della Critica Sociale – Sorriso Diverso 2018. L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, porta all’attenzione dei giornalisti e del pubblico quelle pellicole presentate all’interno della manifestazione romana che si sono occupate di tematiche sociali.


“Affrontare le difficoltà, affrontare se stessi” è stato il focus del dibattito che ha animato un pomeriggio di riflessione e di confronto moderato dalla conduttrice Rai Metis Di Meo. A dare il via all’incontro Diego Righini, Presidente di Tulipani di Seta Nera, da sempre impegnato a sostenere questo momento culturale “perché i film che si occupano anche delle persone sono da tenere in maggiore considerazione” e che è proseguito con i saluti di Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, che ha sottolineato come sia importante “avere alla Festa del cinema di Roma un’attenzione e uno spazio aperto al sociale” e di Giulia Morelli, in rappresentanza della Direzione artistica di “Alice nella Città”.

Quattro le opere selezionate e portate all’attenzione del pubblico in sala: “Tutte le mie notti” di Manfredi Lucibello e “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis – introdotte da Mario Sesti, Coordinatore artistico Festa del Cinema di Roma – e “Wumanity” di Barbara Cupisti e “Butterfly” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman – presentate da Carlo Brancaleoni di Rai Cinema.

Diversi gli interventi e contributi da parte dei critici cinematografici ed esperti Franco Mariotti, Catello Masullo, Paola Dei e Massimo Nardin, ma anche da parte dell’attrice Cristina Donadio, dei registi Barbara Cupisti, Alessandro Cassigoli e Manfredi Lucibello e dei produttori cinematografici Giulia Rosa D’amico e Michele Fornasero.

Durante l’incontro Serena Gray ha introdotto la visione del videoclip del brano “Io meno te” dei Cywka Duo Acustico, un vero e proprio appello in musica diretto alle donne vittime di qualsiasi forma di violenza, ricordando che all’interno del festival TSN oltre ai cortometraggi possono partecipare anche i videoclip che esprimo tematiche sociali.

Il momento più atteso della serata è stato l'intervento della Direttrice artistica e ideatrice del Festival Tulipani di Seta nera, Paola Tassone, che ha svelato importanti anticipazioni legate alla prossima edizione: “La proiezione dei cortometraggi in concorso nella dodicesima edizione si terrà il 3 e 4 maggio 2019 al Cinema Quattro Fontane mentre la serata di gala al Teatro Brancaccio il 5 maggio”. “Dal 25 ottobre inoltre – ha concluso Tassone – è possibile iscrivere le proprie opere al Festival Tulipani di Seta nera sulla piattaforma www.tulipanidisetanera.it. Il termine ultimo è fissato per il 3 febbraio 2019”.

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Dott.ssa Paola Tassone, PhD
 
Vice-Presidente Ass. Università Cerca Lavoro
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
mobile 3472657033
 
Direttore e autrice 
Festival Internazionale Tulipani di Seta Nera 
Premio di Critica Sociale Sorriso diverso - Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia
Giornata della Critica sociale - Festa del cinema di Roma

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https://www.facebook.com/Tulipanidisetanera/ 

 
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Comunicato Stampa


“Sorriso Diverso in Docu-Film”: un inno per coloro che nella loro diversità hanno lottato e non si sono mai arresi.

 

L’ ASL Roma 1, sito nel complesso Santa Maria della Pietà ha ospitato nella sala Teatro del padiglione 90 la rassegna “Sorriso Diverso in Docu-Film”: il racconto di storie vere attraverso il cinema, diventando un inno per coloro che nella diversità e a causa di un alterato stato di benessere hanno lottato e non si sono mai arresi

 

Parco Santa Maria della Pietà – In data 13 settembre una nuova ed emozionante rassegna ha avuto luogo alle ore 17:30 nel padiglione 90 del complesso Santa Maria della Pietà in sala teatro, con il nome di Sorriso Diverso in Docu-Film. Il progetto, proposto e organizzato dall’ Associazione Università Cerca Lavoro (UCL) ASL Roma 1 in collaborazione con Born to Fly, si inserisce all’interno dell’evento “Un’Estate al Santa Maria della Pietà – cos’è per il te il benessere e come lo esprimeresti”, il cui scopo è la valorizzazione del bellissimo parco all’interno del quale è inserito il complesso dell’ ASL Roma 1.

Ad aprire la rassegna Sorriso Diverso in Docu-Film, l’ Architetto Giorgia Zunino la Strategic Manager ASL Roma1, «Siamo all’interno di un grande complesso monumentale con un grande parco storico, nell’ottica della ricerca di una nuova identità come Parco della Salute e del Benessere ospitare l’evento Sorriso Diverso in Docu-Film ci è sembrato una bella sfida e usare il cinema per far riflettere su queste tematiche ci è sembrato avvincente».- un progetto che rientra tra quelli di comunicazione sociale di Tulipani di Seta Nera, ideato dal Direttore artistico Paola Tassone e patrocinato da ANMIL, FAND e con il contributo della Regione Lazio - le parole del Presidente dell’Associazione Università Cerca Lavoro, Ilaria Battistelli, che ha ricordato come, fra le moltissime attività che l’Associazione ha seguito, Tulipani di Seta Nera sia una di quelle che viene portate avanti con più forza, «per affermare che la diversità è un valore aggiunto».

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Figura 1: Paola Tassone (Direttore artistico) e Metis di Meo (Conduttrice di Rai1).

Il filo conduttore dell’evento è stato affrontato attraverso la proiezione di corti e documentari appositamente scelti per mostrare, attraverso un mezzo immediato come il cinema può mostrarele varie declinazioni che la parola benessere ha per gli esseri umani e la società. Un occhio di riguardo ha avuto, nei dibattiti che sono seguiti, il tema della sostenibilità dei servizi sanitari come tramite per raggiungere il benessere sociale. Come ha sottolineato Paola Tassone «il corto o docu-film è un prodotto forte perché propone una tematica forte concentrata in un tempo breve», il che costituisce il giusto modo per cominciare la costruzione di una rete dedicata al Sorriso Diverso.
Un grande numero di ospiti è intervenuto all’interno delle due tavole rotonde, svoltesi tra i due blocchi di proiezione, portando il loro contributo a uno degli scopi principali della rassegna: ossia quello di realizzare uno spazio aperto di confronto fra decisori, amministratori, operatori e ricercatori su temi riguardanti la gestione delle condizioni di cronicità e disabilità della salute psichica e mentale di pazienti e cittadini.
Qualcosa Cambierà di ANMIL, Abbattiamo i luoghi comuni di Tiziano Rea, Do ut des di Valentina Tomada e Senza Peccato di Marco Toscani sono stati proiettati nella prima parte e seguiti da una tavola rotonda moderata dalla conduttrice di Rai 1 Metis di Meo, che ha evidenziato come, queste storie apparentemente diverse e lontane, siano accomunate da un problema ricorrente: il denaro.
Si è quindi svolto un sentito dibattito sul tema de “Le risorse e l’impegno per un futuro inclusivo”,
che grazie agli interventi di Bruno Galvani (Presidente della fondazione ANMIL “Sosteniamoli Subito”), Stefano Alivernini (Ideatore e Responsabile del progetto Polisportiva Born To Fly Network e del progetto inclusione con lo sport), e Fabian Grutt (Attore comico) hanno condotto a inaspettati spunti di riflessione e importanti domande. Galvani ha evidenziato come i veri eroi sono quelle persone che «hanno dato la vita per lo sviluppo del nostro paese e non hanno mai ritenuto il giusto riconoscimento», fatto che l’ho spinto a intraprendere il lungo viaggio per l’Italia nei luoghi simbolo degli infortuni o morti sul lavoro: «Ho deciso di fare questo viaggio e girare questo corto perché ho l’impressione che si continuino a fare gli stessi errori già compiuti in passato […] a questo va aggiunto che in Italia si spende ancora troppo poco per la disabilità».
Stefano Alivernini, invece, ha parlato del suo modo per fare inclusione sociale, ovvero lo sport, che racchiude in sé stesso molti aspetti positivi: «il nostro obbiettivo è portare lo sport anche a chi non se lo può permettere».
Attraverso la presenza di due dei registi dei corti proiettati, Valentina Tomada e Tiziano Rea, il pubblico presente in sala ha inoltre avuto la possibilità di essere messo a parte di un ulteriore punto di vista, legato alle motivazioni che hanno condotto entrambi a girare i rispettivi lavori.
Valentina Tomada ha confessato di come una parte del suo corto si tratti di una storia vera «è un episodio davvero accaduto ad una mia amica: quando me l’ha raccontato l’ha fatto in modo divertente, ma immagino che in quel momento si sentisse più disperata che divertita […] Anche nella storia del mio corto si tratta di una questione di soldi, come tutte del resto: ho notato che chi non si interessa del denaro è chi fa le cose per passione e vorrebbe davvero lasciare qualcosa di bello al mondo». Al discorso introdotto dalla Tomada si è poi collegato Fabian Grutt che ha sottolineato come, anche nel suo lavoro, ovvero quello del comico «si arriva ad un momento in cui si sente la necessità di dire qualcosa e quello, purtroppo, è lo stesso momento in cui comincia a sembrare impossibile reperire i soldi per farlo […] Dal punto di vista economico è sempre complicato fare un corto, ma è necessario continuare a fare questo tipo di prodotti, anche se non ci sono i fondi: io e Tiziano Rea abbiamo girato “Abbattiamo i luoghi comuni” solo con due smartphone!».
Importanti anche le parole di Giusy Versace (XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati) e Mauro D’Attis (V Commissione Bilancio Camera dei Deputati) che hanno ricordato quanto sia fondamentale una politica dell’inclusione, una lotta che stanno combattendo attivamente grazie al loro ruolo nella Camera dei Deputati e che da molti anni li lega affettivamente al Festival.

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Figura 2: Da sinistra Metis di Meo, Fabian Grutt (Attore comico), Valentina Tomada (Regista e attrice), Stefano Alivernini (Born to fly), Tiziano Rea (Regista) e Bruno Galvani (Presidente Fondazione ANMIL). 

Dopo una breve pausa e un rinfresco, la conduzione della seconda tavola rotonda è passata al presentatore di One Tv, Diego Righini. È stato lui a introdurre il secondo focus: “Il coraggio e la speranza nel futuro del Ben-essere”, il punto di partenza per una nuova e coinvolgente tornata di interventi che questa volta hanno coinvolto: Antonello Aurigemma (Membro della Commissione Sanità Regione Lazio), il quale ha sottolineato come sia necessario e utile muoversi verso una rete di servizi che «possa rispondere a tutte le problematiche che si presentano a chi viene affetto da una malattia o da un handicap e che ad oggi, purtroppo, tendono ancora a venir meno»; Silvia Lugli (Delegata dell’ Associazione Sclerosi Tuberosa Onlus), che ha parlato della malattia di cui si occupa la sua associazione, la Sclerosi Tuberosa, una patologia molto complessa che si presenta in forme diverse e coinvolge tutti gli aspetti e i settori medici «per questo motivo è importante creare un polo dove i malati possano trovare tutti i medici e quest’ultimi possano parlarsi fra di loro»; Martine Brochard (Attrice e Scrittrice), che ha raccontato della sua lotta contro la leucemia e di come tutto sia passato in secondo piano quando poi si è ammalato di tumore anche suo marito, «La fede mi ha dato la forza per sopportare 10 anni di chemioterapia […] Ho un sorriso diverso dopo questa malattia »; Annalisa Tassone (Ricercatrice in Neurofisiologia e Plasticità, IRCCS Santa Lucia), che ha sottolineato come si è sempre alla ricerca di uno stato di benessere e di come la malattia perturbi l’equilibrio che siamo riusciti a raggiungere: «Nel baratro della malattia si ricomincia a lottare e a remare contro corrente per raggiungere di nuovo lo stato di benessere: la cosa importante è non arrendersi fino a quando non si è ritrovato l’equilibrio»; Flavia Di Donato (Pedagogista, Scrittrice), che ha sua volta ha portato la sua testimonianza di lotta contro un melanoma, motivo alla base della scrittura del suo libro, “Blu. Prima di un altro inizio”, nel quale, con coraggio, si è messa a nudo «è stato difficile, ma l’ho fatto per lasciare un messaggio di speranza. […] la malattia ha rotto i miei schemi e ha cambiato il mio modo di pensare e sentire […] la sofferenza è vita vera, vissuta fino in fondo: diventa impossibile non vedere la bellezza e il rifiuto della morte scatena l’amore per la vita. Bisognerebbe sempre pensare che stiamo facendo le cose per l’ultima volta: così le vivremmo più a fondo»; e Francesca Andronico (Psicologa/Psicoterapeuta Coordinatore Network Territoriale Ordine Psicologi Lazio) che ha sottolineato come sia fondamentale non identificarsi mai con la malattia e mantenere il contatto con i propri cari.
I registi Marco Forti e Antonio Petruccelli, invitati sul palco, hanno concluso la tavola con i rispettivi e mirati interventi, commentando i loro corti inseriti nella seconda tornata.
Ogni singolo contributo, da quello dei partecipanti a quello dei registi, ha ottenuto il traguardo di concentrare l’attenzione del pubblico su temi spesso poco diffusi e poco trattati. Consapevole di questo e della riuscita dell’evento, Diego Righini ha ringraziato in chiusura Angelo Tanese, Direttore Generale ASL Roma 1, la Dott.ssa Roberta Mochi, la Dott.ssa Cristina Sanna e Dott.ssa Giorgia Zunino, dell’ASL Roma 1, per l’organizzazione e la collaborazione, nonché Leonardo Jannitti Piromallo menbro del Direttivo dell’Associazione UCL, Antonella Filoni rappresentante per BORN TO FLY network, le associazioni ANMILonlus e FAND, tutti gli ospiti e i registi che hanno partecipato.

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Figura 3: Diego Righini (One Tv), Francesca Andronico (Psicologa e Psicoterapeuta), Annalisa Tassone (Ricercatrice), Silvia Lugli (Ass. Sclerosi Tuberosa), Flavia di Donato (Scrittrice), Antonello Aurigemma ( Commissione Sanità Regione Lazio).

Dopo il secondo blocco di proiezioni, con Stronger di Antonio Petrucelli, La Forza della Fragilità di Maurizio Rigatti, La sedia di Cartone di Marco Zuìn e Piccoli Angeli Guerrieri del Mondo di Marco Forti, le parole di Paola Tassone hanno portato a compimento la serata, non mancando di ringraziare il pubblicoche si è unito al resto dai partecipanti e che l’ha resa emozionante e unica.

 

Fotografie di Alessandro Bachiorri