Di Silvia Di Biagio
Sono anni ormai che nel Pacifico è presente un'isola di plastica, un insieme di rifiuti accumulati in questa zona dalle correnti, che sta causando sempre più danni all'ambiente.
Esiste sin dagli anni 80, ma se ne sente parlare pochissimo, eppure il problema è grande in quanto questo cumulo di rifiuti si estende dalle coste del Nord America e dalle coste dell’Asia Minore, ha un'estensione che equivale al doppio del territorio degli Stati Uniti; E dentro quest’isola che, per via delle particolari correnti, è possibile trovare di tutto dai sacchetti di plastica a palloni da calcio, dai mattoncini lego a scarpe, borse e milioni di bottiglie e lattine. Oggetti che inquinano il mare e danneggiano gli animali e che, stando agli esperti, proverrebbe per un quinto dai rifiuti di navi e piattaforme petrolifere.
È presente probabilmente anche nell'oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo. Il vero problema, oltre a come poter smaltire tutta questa plastica, è che la plastica non è biodegradabile e permane per tempi lunghissimi nell'ambiente.
Si pensa alle alte concentrazioni di PCB (molto tossico e probabilmente cancerogeno) che possono entrare nella catena alimentare visto che i filamenti plastici sono difficilmente distinguibili dal plancton e quindi ingeriti da organismi marini, organismi di cui noi stessi essere umani ci cibiamo.
È preoccupante la presenza di rifiuti pervasivi e tossici, in un ecosistema fondamentale, durante periodi di decine o centinaia di anni.
L’isola di Henderson è stata considerata a lungo un “paradiso naturale”, tanto da essere un territorio sotto la protezione dell’Unesco, che l’ha definita: “uno dei migliori esempi di atollo corallino, rimasto intatto grazie alla quasi totale assenza di attività umana”. Anche se nessuno vive sull’isola o ci si avvicina, il livello crescente di inquinamento degli oceani ha fatto sì che l’isola non sia più pulita e priva di inquinamento, nonostante si trovi nel mezzo dell’oceano.
Se nel giro di questi anni non è stato risolto nulla, dubito che inizieranno a fare qualcosa, dato che l'ambiente sta subendo sempre più danni a causa dell'azione dell'uomo e ciò ci mostra la sua l'incapacità di adeguarsi ad esso e rispettarlo.
L’isola di plastica
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