SorrisoDiverso

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Nel Sud Italia si consumano diverse lotte: quella tra pensieri diversi, quella tra piccola attività e franchising, quella tra fratelli. A Salifornia un pescivendolo, Ciacianello, non sopporta la musica ad alto volume e gli schiamazzi provenienti dal negozio di vinili di Frizzy, e cercherà di farlo chiudere. Saranno il fratello Fravaglio e la zia Concetta a fargli vedere la situazione da un punto di vista differente. Il cast interpreta alla perfezione ogni ruolo e ogni personaggio ha la giusta caratterizzazione. La musica, il rap napoletano, è parte integrante della storia e diventa quasi un personaggio a sé. La fotografia, soprattutto quando vengono ripresi il mare e le coste campane, è molto suggestiva.

Salifornia è una piccola storia che racconta uno dei problemi del nostro paese da un punto di vista territoriale, e ci convince.

Valutazione attuale: 5 / 5

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La professoressa Rama sta per finire la giornata di colloqui con i genitori, fino a quando non si presenta l’ultima madre. Dopo poco tempo la professoressa capisce che ha davanti non la madre di un suo alunno ma la madre del ragazzo che ha ucciso suo figlio. Comincia così un dibattito acceso tra le due: la prima che porta dentro di sé un grande peso e la seconda che cerca di trovare negli occhi dell’altra la soluzione per andare avanti, nonostante quel peso.
Le interpreti delle protagoniste danno vita ad un ottima esecuzione delle due protagoniste, che hanno una forte caratterizzazione. Nonostante si svolga per la maggior parte nella stessa stanza c’è un forte senso di dinamismo che intrattiene lo spettatore.

Le riprese accompagnano il dinamismo e le musiche di sottofondo la lettura del corto. Il corto porta con sé il messaggio che dietro ad un killer e ad un morto c’è anche qualcun altro che soffre, in questo caso le loro madri.

Valutazione attuale: 5 / 5

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Guardami è un corto straziante. Giulia Rosa, una bambina, racconta la quotidianità della sua famiglia. Racconta come sono il suo papà e la sua mamma e li descrive dimostrando tutto l’affetto che prova per loro. Racconta di quando ha paura dei mostri sotto al letto e chiama sua madre. Descrive la tranquillità che le da stare mano per mano con i suoi genitori. Giulia Rosa è una bambina felice nella sua famiglia che non vorrebbe stare da nessun'altra parte.

Ma il finale ci rende partecipi di una triste realtà, e ci fornisce dei dati che sono un vero colpo al cuore. I punti di forza di questo corto sono la sua originalità, la sua breve durata e il saper suscitare emozioni contrastanti a pochi momenti di distanza. La fotografia è di qualità e sa descrivere alla perfezione le parole della piccola protagonista. Un altro aspetto fondamentale sono le musiche, che durante tutto il corto ci offrono un'ulteriore chiave di lettura.