Cortometraggi Vincitori

XVI Festival TSN - Premi e motivazioni

Premio Sorriso Rai Cinema Channel Corti a GOD’S FORGIVENESS

regia di Michele Li Volsi, Eric Cannamela

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Premio Sorriso Rai Pubblica Utilità a #SOFFIONE

regia di Fabio Salerno e Dario Lucky

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Soffione invita noi adulti, genitori ed educatori a porre maggiore attenzione alla “realtà virtuale” dei nostri ragazzi.  Attraverso un linguaggio efficace sottolinea come la sopraffazione psicologia del più debole è più pervasiva e devastante rispetto a quella “fisica”, ma più semplice da individuare e combattere. L’opera non si limita alla sola denuncia ma propone degli “ingredienti” per un lieto fine, attraverso la collaborazione tra famiglia, scuola e ragazzi facendo prendere loro coscienza che la “vittima” non è un’astratta entità digitale ma una ragazza come loro.

Premio Sorriso Rai per la Sostenibilità a L'ULTIMO TRAGHETTO

regia di Ida Sansone

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Per aver portato all’attenzione del pubblico una prospettiva poco nota e averne mostrato il lato solidale, le attività produttive, la dimensione di profonda umanità celata in luoghi a cui non siamo abituati a pensare, come le carceri. “L’ultimo Traghetto” invita il pubblico a ripensare a loro, i detenuti e le detenute: restituisce un volto, dei sentimenti e delle speranze a figure di cui avremmo rischiato di dimenticarci, dà risalto alle attività e ai progetti di riabilitazione che hanno il merito di rendere i carcerati parte attiva della comunità.

Premio Sorriso per la Disabilità a IN UN ATTIMO TUTTO PUÒ CAMBIARE

regia di Rita Giancola

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Premio Sorriso per il Lavoro le Politiche Sociali IL VECCHIO E IL MURO

regia di Antonio Palumbo

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Premio Sorriso per il Lavoro le Politiche Sociali a NEGLI OCCHI DI UN BAMBINO

regia di Marco Ferrara

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Premio Sorriso Giuria Cinema Spettacolo e Terzo Settore Corti a GRAZIE MICHELE

regia di Rosario Errico

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Premio Miglior Sorriso Nascente a ELVIS

regia di Fabrizio Fanelli

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Per aver saputo raccontare con delicatezza il mondo di un bambino solo, che dietro una facciata esuberante e impertinente nasconde una grande malinconia. Il dramma del personaggio, abbandonato a sé stesso in un'età così delicata, è mostrato allo spettatore senza calcare la mano, tramite immagini semplici ed evocative e attraverso la sorprendente direzione del giovane attore protagonista, che dà corpo a un personaggio con il quale è impossibile non empatizzare.

Premio Miglior Sorriso Nascente a MELA BACATA

regia di Andrea Bernardi

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Per aver trattato con grande creatività e cura il tema dei DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e mostrato la differenza che può fare il sistema scolastico sul futuro degli studenti. Sorprendono le costanti trovate narrative e visive che servono efficacemente e con grande inventiva il racconto. Questa opera prima dimostra come talento, ambizione e una chiara visione possano rappresentare dei punti di forza di successo per un cortometraggio ricco di significato.

Premio Miglior Opera per la TV ad AMICI DI SEMPRE

regia di Christian Marazziti

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Per la sua efficacia ed immediatezza. Attraverso una chiave narrativa orchestrata con sapienza, il corto “Amici di sempre” ha rappresentato, in pochi minuti, tutto l’arcobaleno dei sentimenti umani.

Premio Miglior Fotografia a Blasco Giurato per GRAZIE MICHELE

regia di Rosario Errico

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Avrei preferito non premiarlo, ma averlo ancora al mio fianco e parlare dei nuovi progetti filmici. Un bravissimo professionista, Blasco, che ha fatto godere i nostri occhi con la sua luce perfetta per ogni film a cui ha collaborato. Questo corto è il suo ultimo lavoro di luce e ombra, amore e poesia. Ciao Blasco, ci mancherai.

Premio Miglior Attore a Remo Girone per G.R.A.

regia di Luca Pelosi

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Perché dimostra ancora una volta che diventa più bravo col tempo che passa e che non ha paura di mettersi in gioco, nonostante il suo prestigio o la sua carriera gigantesca, anche in un corto di un regista non ancora affermato, anzi dando in dono all’opera una marcia in più col suo carisma unico e la sua solita incredibile presenza scenica.

Premio Migliore Attrice a Victoria Zinny per G.R.A.

regia di Luca Pelosi

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Per la sua interpretazione ieratica, quasi magica, tutta in levare, e che non teme di mostrarsi nella sua naturalezza, nella sua bellezza, senza far ricorso a trucchi particolari o a ritocchi peggiori che potessero mettere a rischio la sua vera immagine e la sua vera interpretazione.

Premio Miglior Colonna Sonora a Sergio Bellotti per IL VECCHIO E IL MURO

regia di Antonio Palumbo

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Sergio Bellotti è un batterista-compositore che con i suoi tamburi ha dato una personalità al corto "Il vecchio e il muro". Fare una colonna sonora solo con la batteria non è semplice, ma Sergio ha dato con i suoi ritmi e con l'intonazione di diversi tamburi un'armonia originale alle immagini. Proprio per questa sua diversità, la colonna sonora si stacca dalle altre che ho sentito ed ho trovato molto scontate, banali e poco emozionali. Ho voluto premiare il coraggio dell'originalità.

Premio Migliore Interprete Young a Edoardo per GRANDE EDO

regia di Sebastiano Colla

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Per la sua interpretazione potente, l’espressività magnetica e l’incredibile energia convogliata in un inno alla gentilezza, un monologo sferzante dove l’incomunicabilità viene infine commutata in comprensione e consapevolezza, grazie al mezzo del teatro. E se il palco diviene non luogo di separazione ma di unione tra il personaggio e i suoi coetanei, ancora più intenso è l’incontro tra l’attore e il pubblico, catturato e conquistato dal suo straordinario talento. Insieme a questo premio, un augurio per Edoardo e per un percorso che gli riservi molti successi.

Premio Miglior Sceneggiatura a Max Nardari e Fausto Petronzio per RITORNO AL PRESENTE

regia di Max Nardari

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Per la sua scrittura ironica, scandita da ritmi calibrati e coinvolgenti e per la capacità di raccontare temi seri attraverso la commedia, in altre parole di riflettere con il sorriso. Max Nardari descrive il linguaggio moderno, spesso veicolato dai social, attraverso quello cinematografico, sottolineandone i paradossi con acume, capacità critica e una tecnica da maestro.

Premio Miglior Regia a UGHETTO FORNO - IL PARTIGIANO BAMBINO

regia di Fabio Vasco

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Per come ha saputo miscelare perfettamente una storia moderna con un passato doloroso, conducendo il progetto con timone fermo e mano esperta, seppur magari con pochi mezzi ma con tante idee.

Premio Sorriso Tulipani FuoriClasse – Talenti in Erba a #SOFFIONE

regia di Fabio Salerno e Dario Lucky

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Il cortometraggio tratta un argomento molto attuale, toccante e vicino alla vita dei giovani di oggi. Dal punto di vista tecnico le riprese sono ben costruite anche attraverso la luce e la fotografia, così come la colonna sonora aiuta la parte emotiva della scena. L’interpretazione degli attori è riuscita a trasmettere il messaggio e le emozioni. Grazie a questo cortometraggio abbiamo avuto la possibilità di riflettere sulla responsabilità individuale e collettiva sui fenomeni legati al bullismo e cyberbullismo.

Premio Sorriso Tulipani FuoriClasse – Talenti in Erba a MELA BACATA

regia di Andrea Bernardi

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Questo cortometraggio ha affrontato in maniera originale e con leggerezza ma non con superficialità il tema dei disturbi dell’apprendimento. Originale anche la realizzazione tecnica utilizzando animazioni, un formato non convenzionale. Le tecniche particolari di ripresa e messa in scena ci hanno aiutato ad essere coinvolti nella storia.

Premio Sorriso Cortissimo TLV Web a DO WE HAVE A CHANCE

regia di Valentina Galdi

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Per aver rappresentato il disagio adolescenziale e l’intima sofferenza di sentirsi diverso in modo delicato ma profondo con un atteggiamento fiducioso verso il futuro.

Premio Miglior Corto Straniero a LITTLE BROKEN BODIES

regia di Federico Ancillai, Nqobile Khumalo

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Per aver saputo esprimere attraverso il racconto cinematografico un potente atto di denuncia, impiegando con maestria l’espediente della continua oscillazione tra cinismo e umanità. Ambientato in Sud Africa e messo in scena da attori dal grande carisma, Little Broken Bodies delinea i contorni di una coscienza divisa a metà, fino al momento culminante in cui finalmente la frattura si ricompone.

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Premio Sorriso Diverso – Menzione Speciale a IO SONO SAMAN

regia di Nuccio Modica

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Per aver dato voce alla disperazione di Saman, una voce per rivendicare il diritto di scegliere del proprio destino. Al suo futuro stroncato il cortometraggio dedica uno spazio per evocare quelle parole che non furono mai ascoltate e restituisce all’ingiustizia consumata un profondo slancio di opposizione. Per queste ragioni, una Menzione Speciale viene assegnata a quest’opera che ha il pregio di aver dato spazio alla voce non di una Saman, ma a tutte e tutti coloro che lottano per i propri diritti.

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Premio Premio Ordine dei Giornalisti del Lazio a IO SONO SAMAN

regia di Nuccio Modica

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Premio Sorriso Diverso ENS a DO WE HAVE A CHANCE

regia di Valentina Galdi

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Premio Sorriso ASviS Corto a GLI OCCHI DELL'ALTRO

regia di Rosario Errico

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Per aver portato sullo schermo un racconto in cui l’empatia si fa strumento dell’umanità per camminare fianco a fianco, senza che nessuno sia lasciato indietro o scordato, e con lui la sua storia, le sue difficoltà e le sue pene. Negli occhi dell’altro ricorda allo spettatore che lo sguardo è un veicolo per trasportarsi nei sogni degli altri, perché siano condivisi e trasformino individui indifferenti in comunità. Obiettivo n. 10 – Ridurre le disuguaglianze

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Premio Sorriso ANMIL a IL VECCHIO E IL MURO

regia di Antonio Palumbo

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Per essere riuscito, con una scrittura semplice ma oltremodo incisiva, a raccontare il rischio lavorativo dell’esposizione continuata ai raggi solari, causa di melanomi e tumori della cute. Un messaggio di prevenzione a 360° espresso attraverso un racconto di quotidianità, arte e condivisione tra culture che merita di essere diffuso tra studenti e lavoratori del nostro Paese.

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Premio Sorriso FONDAZIONE UNIVERDE a STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA

regia di Riccardo Menicatti, Bruno Ugioli

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Nel brillante cortometraggio di Menicatti e Ugioli, entra in gioco la funzione stessa della distopia: s’inquadrano le nostre spaventose incertezze, riflesse in un futuro indesiderabile, e si dà forma a una società raccapricciante (generalmente alienante e opprimente) attorno al disastro irreversibile. Con il giusto mix di tensione e sarcasmo, è questo un modo intelligente per dimostrare l’importanza dell’amorevole conservazione dell’ambiente, degli habitat, del mantenimento della pace universale e duratura. Un segnale anche per gli adolescenti ad affrontare la realtà, e le sue sfide, per un futuro davvero sostenibile ed armonico.

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