Il gioco fantastico che proietta il giovane protagonista verso la conquista di un futuro ignoto ed entusiasmante si intreccia con la realtà di un estraneo che ha intrapreso un viaggio altrettanto impervio. Il premio per il miglior cortometraggio va a Marco Renda per "Apollo 18", per la sicurezza con la quale ha raccontato con poche efficacissime immagini e suggestioni una storia dalle implicazioni molto complesse.
Per la capacità di aver guardato con profondità nell’abisso di un disturbo psichiatrico e avercene restituito l'angoscioso problema senza cadere nell’esteriorizzazione, mostrandocelo invece nella sua drammaticità di 'storia qualunque’. Anna Terio ha vinto la sfida con asciuttezza senza però il timore di palesare solitudini e cadute delle malattie fra le peggiori che esistono, quelle riguardanti la mente.
Il racconto scorre senza esitazioni sul binario di una scrittura agile, esilarante e senza peli sulla lingua. Il gioco tra dialoghi dal forte effetto comico e i silenzi dai numerosi sottintesi è arguto e a tratti provocatorio. Il tono resta leggero, malgrado le implicazioni molto più profonde insite nella storia, per effetto di una scrittura consapevole e ben progettata.
Il Corto “La Missione” di Alice Murgia, che vince il premio come ‘Miglior Opera per la TV’ è stato scelto per l'ironia e la freschezza che, per nulla scontate, permettono di trattare argomenti alle volte ostici con una leggerezza impensata. L'apporto poi dei protagonisti, perfettamente permeati nelle loro parti, chiude un cerchio felice, accompagnando lo spettatore sino alla fine dell'opera con il sorriso sulle labbra ma per certo con qualche riflessione in più.
MENZIONE SPECIALE A FRANCESCA "GEGIA" ANTONACI "L’ESECUZIONE"
regia di Riccardo D’Alessandro
Per il grande talento dimostrato nell'atto di deporre i panni di comica, per rivestire un ruolo drammatico, merita una menzione speciale Francesca "Gegia" Antonaci. Attraverso il personaggio interpretato nel corto "L'esecuzione" è stata in grado di trasmettere la disperazione e la solitudine, ben al di là schermo e di toccare nel profondo tutti coloro che provano lo stesso senso di abbandono.
Il Premio per la Migliore colonna sonora viene assegnato ad Andrea Bellucci, per il corto "Ma chi ti conosce". Il musicista si adegua con temi musicali semplici e con suoni moderni alla storia dei due giovani studenti che si conquistano i like a colpi di video. La musica si integra nel loro nuovo mondo senza disturbare. Musica giovane e fresca come i due ragazzi. Bravo!
Il giovanissimo Giuseppe Lozito riesce, con semplicità disarmante, a trasmettere l’empatia, l’amicizia e l’inesauribile positività del personaggio che interpreta.
Per il fascino e la sensibilità che regala con grande generosità al pubblico. Per la bravura, il talento e la grande capacità interpretativa, che nel ruolo di Massimo nel Cortometraggio “Questo è lavoro” di Federico Caponera, gli hanno permesso di disegnare un personaggio in tutte le sue più sottili sfaccettature, senza alcuna retorica e con grande maestria. Premio come Migliore Attore Festival Internazionale Tulipani di Seta Nera a PIETRO DE SILVA.
Il premio per la miglior fotografia va a Giulia Siciliano per il corto Rifugi di Luca Cutini, illuminato con molto coraggio in un bianco e nero con ottimi contrasti e gusto visivo.
Miglior sorriso nascente ovvero miglior esordio, a Roller Coaster, Regia di Manuela Jael Procaccia. Una sorprendente regia che coniuga nuove tecnologie a linguaggi sperimentali e tematiche narrative importanti e profonde. Esordio che impone una particolare attenzione per come la regista abbia voluto esprimere l'esigenza di questo sensibile sguardo femminile.