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PREMIO SORRISO DIVERSO

 Vincitori

Miglior Film Italiano

 THE PENITENT – A RATIONAL MAN  di Luca Barbareschi

Miglior Film Straniero

 GREEN BORDER  di  Agnieszka Holland

Mercoledi’ 6 settembre 2023  Spazio Incontri Venice Production Bridge Hotel Excelsior

 

Sono state assegnati, nella splendida cornice lagunare, i riconoscimenti “Sorriso Diverso Venezia Award”, Premio collaterale ufficiale della 80esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per le opere cinematografiche di interesse sociale che valorizzano la diversità e tutelano le fragilità delle persone.

Ad aggiudicarsi il titolo di Miglior Film Italiano  “The Penitent- A rational  man” di Luca Barbareschi, per un film non solo importante ed indispensabile per la sua tematica di alto valore sociale, ma anche per le sue eccelse qualità cinematografiche, mentre il  riconoscimento per il Miglior Film Straniero  va a “Green Border”  di  Agnieszka Holland perchè accende potenti riflettori su un fenomeno poco trattato dai media internazionali: quello delle politiche del governo polacco che contrasta con pratiche inumane gli ingressi di migranti disperati dal confine bielorusso.

Presieduto da Diego Righini, con la direzione artistica di Paola Tassone, il Premio – giunto quest’anno alla sua 13esima edizione – ha visionato ben 15 pellicole in nomination, scelte in accordo con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dalla giuria di esperti critici cinematografici presieduta da Catello Masullo e composta da  Paola Dei, Armando Lostaglio, Franco Mariotti, Massimo Nardin e Rossella Pozza.

“Voglio essere portavoce di quelle storie ai margini, quelle che restano tante volte sotto i tappeti, quelle più piccole che poche volte vengono ascoltate” commenta la Madrina della cerimonia, la giovane attrice già protagonista di Mare fuori Giovanna Sannino auspicando ad “un cinema che dà spazio ai deboli, che raccoglie e rende forti le fragilità, non le schiaccia”.

Presenti allla consegna dei premi, il Presidente della Municipalità Lido Pellestrina (Comune di Venezia) Emilio Guberti, Anna Falasca per Rai Pubblica Utilità, Ilaria Battistelli Presidente Ass. L’Università Cerca Lavoro,  oltre che Antonio Palumbo regista del cortometraggio “Il Vecchio e il Muro”, Claudia Pastorelli, vicario del Direttore Generale INAIL Puglia, Laura Torre, Assistente Direzione Alta Velocità per Le Frecce –Trenitalia, Partner tecnico e Luca Morvilli AD di Qubit, Sponsor tecnico .

 “Quest’anno il Premio collaterale giudica che siano meglio raccontati alla Mostra i temi sociali della discriminazione e della superficialità con la quale le persone e l’opinione pubblica prende posizione - così Diego Righini, Presidente del Premio commenta i vincitori e aggiunge  - il sentirsi diverso non sia strumento per prevaricare gli altri come rappresenta The Penitent. Inoltre Green Border è una chiave di lettura che l’Unione Europea può utilizzare per costruire una coscienza comune sul tema dell’immigrazione tra solidarietà e la ricerca di una soluzione di stabilità dei popoli del mondo. Il vero obiettivo è rendere la vita di tutti possibile a casa propria e nella condivisione tra i popoli”.

Intervendo sulle scelte della giuria Paola Tassone, Direttore artistico del Premio sottilinea “Insieme al Direttore della Mostra, Alberto Barbera sono state scelte pellicole impegnative, generose e al contempo molto coraggiose, con attori di grande talento. Il pubblico, a luci spente, potrà riflettere su tante contraddizioni della società odierna, dalle discriminazioni ai differenti ceti sociali, al significato di famiglia.  Potrà porsi altrettante domande: la fede può essere imposta? la libertà può essere sottratta? l’emancipazione potrebbe essere vista come un difetto? Spero che il grande pubblico torni nelle sale e che all’uscita rifletta su tali argomenti.”

Il “Sorriso Diverso Venezia Award”, premio collaterale ufficiale della mostra, e’ promosso dall'Università Cerca Lavoro (che firma anche il Festival Internazionale della Cinematografia Sociale Tulipani di Seta Nera) e realizzato in collaborazione con Dream On, è presieduto da Diego Righini con la direzione artistica di Paola Tassone. Il premio inoltre e’ realizzato con il Patrocinio di Rai per la Sostenibilità ESG. Media Partner: Rai Pubblica Utilità. Sponsor: Qubit Italy Treno Ufficiale: Frecciarossa. I Premi Sorriso Venezia Award sono stati realizzati dal Maestro orafo Michele Affidato.

 

MOTIVAZIONI EDIZIONE FINALE

 MIGLIOR FILM ITALIANO: THE PENITENT – A RATIONAL MAN, di Luca Barbareschi.

 Per un film non solo importante ed indispensabile grazie alla sua tematica di alto valore sociale e di scottante attualità, ma anche per le sue eccelse qualità cinematografiche. Un film che tiene gli spettatori incollati alle poltrone per due ore. Con atmosfere da thriller, l’incalzante sviluppo della vicenda, un susseguirsi di colpi di scena sapientemente dosati. Con una ricostruzione minuziosa e icastica della discriminazione sociale del protagonista, in quanto ebreo. La sceneggiatura di Mamet ha la precisione di un orologio svizzero e trasmette al film tutta la potenza dei propri chiaroscuri. La messa in scena è portentosa, l’impianto narrativo, di stampo teatrale, è reso fluido e scorrevole per mezzo di raffinate tecniche di ripresa cinematografica. Con scene da antologia, come quando l’avvocato parla al protagonista, una ripresa in cui la camera è inizialmente fissa, per poi animarsi a  seguire inesausta il movimento dell’avvocato girando attorno ai due interlocutori. Dialoghi serrati, colti, appassionati ed appassionanti. Impianto scenografico prodigioso. Confezione di gran classe. Attori superlativi, splendidamente diretti. Una menzione del tutto speciale merita la prova attoriale di Luca Barbareschi, monumentale, la sua migliore di sempre, che materializza in modo insuperabile un uomo tutto d’un pezzo, fermo nella propria scelta morale e fedele alle proprie convinzioni, restituendone un ritratto complesso e sfaccettato, che potenzia una riflessione tenuta fecondamente aperta. 

 

MIGLIOR FILM STRANIERO: ZIELONA GRANICA (CONFINE VERDE-GREEN BORDER), di  Agnieszka Holland

 Per l’ennesimo capolavoro di Agnieszka Holland, che accende potenti riflettori su un fenomeno poco trattato dai media internazionali: quello delle politiche del governo polacco, che con pratiche inumane contrasta gli ingressi di migranti disperati dal confine bielorusso. La Polonia intercetta i malcapitati e li rispedisce alla Bielorussia. La quale, a sua volta, li rimanda in Polonia e così via, in un ping-pong interminabile, umiliante e degradante le cui palline sono esseri umani, e, a volte, perfino i loro cadaveri. Un grande film che è un cazzotto nello stomaco, un bianconero teso e denso, “spezzato” solo dal “limbo verde” del titolo, che per due ore e mezzo mette lo spettatore in una condizione di angoscia, aprendogli al contempo squarci di verità che oltrepassano – essi sì – il confine, quello dell’accomodante “comunicazione ufficiale”. Una straordinaria qualità cinematografica che consente un impatto empatico ed emozionale di altissimo livello. Un film che ci mette di fronte ad un dilemma lancinante: “che mondo stiamo creando, se semplici e vitali atti di umanità vengono resi illegali dalle leggi fatte dagli uomini?”. 

 

"Sorriso Diverso Venice Award" 2023 AWARD MOTIVATIONS

 BEST ITALIAN FILM: THE PENITENT – A RATIONAL MAN, by Luca Barbareschi.

For a film that is not only important and indispensable thanks to its theme of high social value and hot topicality, but also for its excellent cinematographic qualities. A film that keeps viewers glued to their seats for two hours. With thriller atmospheres, the pressing development of the story, a succession of expertly dosed twists. With a meticulous and icastic reconstruction of the protagonist's social discrimination, as a Jew. Mamet's screenplay has the precision of a Swiss watch and transmits all the power of its “chiaroscuro” to the film. The staging is prodigious, the narrative structure, of a theatrical nature, is made fluid and flowing by means of refined film shooting techniques. With anthology scenes, such as when the lawyer speaks to the protagonist, a shot in which the camera is initially fixed, and then comes alive to follow the lawyer's movement tirelessly, circling the two interlocutors. Tight, cultured, passionate and exciting dialogues. Prodigious scenographic system. Classy packaging. Superlative actors, beautifully directed. A very special mention goes to Luca Barbareschi's monumental performance, his best ever, who materializes in an unsurpassable way a man in one piece, firm in his moral choice and faithful to his convictions, giving back a complex and multifaceted, which enhances a reflection kept fruitfully open.

 

BEST FOREIGN FILM: ZIELONA GRANICA (GREEN BORDER), by Agnieszka Holland

 For the umpteenth masterpiece by Agnieszka Holland, which shines a powerful spotlight on a phenomenon little covered by the international media: that of the policies of the Polish government , which with inhuman practices opposes the entry of desperate migrants from the Belarusian border. Poland intercepts the victims and sends them back to Belarus. Which, in turn, sends them back to Poland and so on, in an interminable, humiliating and degrading ping-pong whose balls are human beings, and sometimes even their corpses. A great film that is a punch in the stomach, a tense and dense black and white, "broken" only by the "green limbo" of the title, which for two and a half hours puts the spectator in a state of anguish, opening at the same time glimpses of truth that they cross – they do – the border, that of accommodating “official communication”. An extraordinary cinematic quality that allows an empathetic and emotional impact of the highest level. A film that confronts us with an excruciating dilemma: "what kind of world are we creating if simple and vital acts of humanity are made illegal by man-made laws?".